a cura del dott. Marco Grillenzoni (oggi chinesiologo)
AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE UGUALE E CONTRARIA
Fra i vari disordini muscolo – scheletrici, anche i muscoli possono andare incontro a disfunzioni.
A scapito di cosa?
Della qualità del gesto motorio, e una minor qualità, nel tempo, può portare anche minor quantità.
SUDDIVIDIAMO LE CATEGORIE MUSCOLARI
Ogni movimento implica l’utilizzo di tre categorie muscolari:
– FASCE MUSCOLARI AGONISTE : sono i protagonisti principali
– FIBRE MUSCOLARI ANTAGONISTE : rappresentano il “freno” all’azione dei muscoli agonisti
– MUSCOLI SINERGICI: sono i co-protagonisti, favorisco e aiutano l’azione degli agonisti
La confusione dei ruoli di questi muscoli può generare eccessiva tensione ma soprattutto difficoltà motorie ripetute e recidive : conseguentemente, i muscoli antagonisti si iper-attivano, i muscoli agonisti si inibiscono, i muscoli sinergici, invece, saranno avvolti in uno stato di attivazione-inibizione.
COSA SI INTENDE PER RIEQUILIBRIO MUSCOLARE
Il “riequilibrio muscolare”, proposto attraverso metodologie precise, consiste esattamente in questo:
a) Riconoscere l’azione motoria disfunzionale
b) Comprendere il “puzzle” muscolare implicato
c) Attraverso appositi esercizi o manualità correggere e riordinare questi scompensi
Il risultato è la corretta espressione di movimento con assenza di tensione, difficoltà,limitazione.
Soprattutto per gli sportivi, che del fisico fan un uso quotidiano, è opportuno creare le fondamenta per una corretta biomeccanica motoria.
Non solo per ottenere risultati, ma anche per godersi la propria passione più a lungo possibile nel tempo senza andare incontro a infortuni sgradevoli limitanti per l’attività stessa.
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